Procedura Penale: una sentenza attesa da lungo tempo. Indagini difensive. La Cassazione limita le ipotesi di nullità del verbale.
La III sez. Penale della Cassazione con la sentenza 2049 ha statuito che l’atto scritto dal legale, nell’ambito delle indagini difensive, è equiparabile al verbale redatto dal Pubblico ministero. La nullità si ha solo nei casi in cui non si ha certezza assoluta sulle persone intervenute o se manca la sottoscrizione dell’avvocato. Irrilevante l’omessa sottoscrizione foglio per foglio del dichiarante.
È una sentenza attesa dai penalisti perché spesso si sono registrate ipotesi di incriminazione ad operi di zelanti uffici dei pubblici ministeri che da sempre hanno mal digerito il fatto che anche i difensori possano procedere ad “interrogare” persone informate sui fatti, nel corso delle indagini preliminari a carico dei propri assistiti.
La Corte di Cassazione con la sentenza 2049, dopo avere ancora una volta chiarito gli ambiti di applicabilità della legge 397/2000 sulle indagini difensive, ha ribadito la assoluta utilizzabilità delle dichiarazioni di persone presenti sui luoghi al momento dei fatti oggetto di contestazione. La decisione in commento è in controtendenza rispetto ai precedenti della stessa Corte.
On. avv. Giuseppe Scozzari