#Coronavirus #camminata #possibileMa..
In questi giorni riceviamo decine di telefonate per sapere se possibile andare a fare una camminata. Sembra una cosa da poco innanzi il “Virus Monstre” che sta mettendo in ginocchio l’intero Paese. In realtà c’è un aspetto che non può essere oggetto di scherno né di ironia di basso profilo, oltre alla salute fisica aggredita dal virus c’è un aspetto che attiene alla salute psichica di quanti ci troviamo a vivere in uno stato di sostanziale coprifuoco, soprattutto se da sempre sportivi. Bisogna anche evitare che finito il virus ci si trovi innanzi un immenso popolo destabilizzato bisognoso di cure psichiatriche. Lo sport è un antidoto importante che non può essere sottovalutato, tenendo sempre presente come primario valore assoluto la salute fisica. Non è un caso che tutti i più autorevoli quotidiani nazionali hanno dedicato un paragrafo apposito al tema.
In sostanza la CAMMINATA si può fare lo consente il DPCM del 9 marzo 2020, art. 1 co. 3° che testualmente recita: “Le attività motorie all’aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro”. Tutto ovviamente va fatto cum grano salis, dicevano i latini, ossia la camminata diventa vietata se fatta in un luogo in cui tutti camminano, creando assembramenti involontari ma esistenti, ad esempio: Parco della Favorita (Palermo); Parco Sempione (Milano); Villa Borghese (Roma); ecc…
Il buon senso non ci deve mai abbandonare quindi cercare posti in cui non c’è gente o poca gente, rispettando rigorosamente le distanze. La violazione di queste basilari prescrizioni ha giustamente indotto le Forze dell’Ordine ad elevare le sanzioni, di cui si è già pubblicato.
Quanto alle fonti consultate per la redazione di questo parere, oltre al DPCM, per tutte si indicano: a) La Repubblica del 12.03.2020, pag. 7 (Alessandra Ziniti); b) il Sole24Ore del 12.03.2020, pagina “attualità”. Da fonti sembra che il Governo a breve diramerà un aggiornamento sul tema.
Lo studio, pertanto, consiglia di attenersi scrupolosamente ai decreti governativi per evitare il rischio di incorrere in condotte penalmente rilevanti in spregio alla salute ed alla sicurezza pubblica.