La confisca allargata è una misura di sicurezza che non dipende dalla pertinenzialità rispetto al reato contestato. Legittimità.
La Cassazione con la sentenza n. 45554/21 conferma l’orientamento tracciato dalle S.U. secondo il quale la confisca allargata, quindi non necessariamente in diretto rapporto con il profitto del reato, è una misura di sicurezza e, pertanto, deve ritenersi legittima.
Nel solco dell’orientamento prevalente la S.C. ribadisce che non deve necessariamente essere dimostrata la pertinenzialità tra profitto derivante dal reato e prodotto del reato. In altri termini basta la sproporzione tra patrimonio e redditi dichiarati dall’imputato, essendo a carico di quest’ultimo l’onere di provare la liceità della provenienza dei propri beni, per disporre la confisca allargata. Questa secondo la Corte essendo una misura di sicurezza mira a privare, comunque, in chiave special-preventiva, il reo del patrimonio, fonte potenziale di attività illecita futura, anche se esso è stato acquisito molti anni prima della contestazione del reato.
Si tratta di una interpretazione eccessivamente rigorosa non sempre coerente con i canoni fondanti il diritto penale.
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on. avv. Giuseppe Scozzari