12 maggio 2023
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Interdittiva antimafia. La Cassazione precisa: un parente mafioso non è sintomatico di mafiosità e permeabilità dell’impresa.
Secondo la S.C. (sent. n° 15156/23) non può essere considerata mafiosa un’impresa gestita da soggetti imparentati con persone che hanno rapporti qualificati con una cosca.
Non vale secondo la Cassazione «l’equazione tra rapporto familiare e comunanza degli interessi economici, in assenza di indicatori di conferma, ammette deroghe e finisce con il risultare meramente congetturale».
Si tratta di una pronuncia di estremo rilievo soprattutto per le imprese che operano nelle regioni in cui alcune prefetture prese da un impeto giustizialista emettono interdittive prive di qualsivoglia fondamento.
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on. avv. Giuseppe Scozzari