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Finalmente in Parlamento la riforma del reato di abuso d’ufficio (art. 323 c.p.) Il testo è contenuto nel decreto legge sulle semplificazioni che a giorni sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
La pena prevista rimane da 1 a 4 anni, ma la condanna scatterebbe nel caso di violazione di norme «di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità».
In sostanza sparisce il riferimento alla violazione dei regolamenti che apriva la strada ad una serie infinita di ipotesi di condanna, perché amplificava enormemente la discrezionalità dei giudici sia in sede di contestazione del reato, sia in sede di condanna, ad onore del vero di ridottissimo numero (nel 2017, 6. 582 fascicoli aperti e 57 condanne, ma nel 2016 erano state 46, con 6.970 procedimenti).
In poche parole saranno punibili solo le condotto fortemente illecite.
Sulla riforma c’è un ampio consenso, speriamo vada in porto, ovviamente si confida nel buon senso in fase di applicazione normativa.
on. avv. Giuseppe Scozzari