Anche nelle cliniche private gli infermieri possono commettere i reati dei pubblici ufficiali.
Anche gli infermieri di una clinica privata possono rispondere del reato di falso in atto pubblico. Sul tema si è espressa la Cassazione con la sentenza n. 9393/2020.
Le schede infermieristiche che confluiscono all’interno della cartella clinica sono considerate atti pubblici e chi le falsifica risponde del reato previsto dagli artt. 476 e 479 del codice penale.
In particolare, risponde dei reati di falso ideologico e falso materiale commesso dal pubblico ufficiale l’infermiere che falsifica le schede di annotazione sui pazienti e affermando di aver compiuto rilievi in realtà non effettuati.
La natura di atto pubblico della cartella clinica, perché finalizzata alla certificazione dello stato di salute delle persone, si estende alle proprie componenti come ad esempio le cartelle infermieristiche e le schede di annotazione che vi confluiscono, anche quando redatte all’interno di strutture private.
In sintesi, anche gli infermieri di una clinica privata possono commettere i reati degli incaricati di pubblico servizio che, vale la pena ricordarlo, sono puniti con maggior rigore!
Avv. Danilo Conti