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L’emergenza epidemiologica da Covid-19 e la connessa legislazione d’urgenza emessa per arginarla ha inciso su diversi aspetti della vita sociale ed economica del Paese riportando alla luce, inoltre, importanti questioni giuridiche, tra cui quella sul delicato tema dei genitori separati.
Le misure di contenimento varate dal Governo, infatti, suscitano, tra genitori separati, nuovamente dubbi, confusione e contrasti sia in merito alle “nuove modalità” di gestione del rapporto con i figli non conviventi, sia sulla “strumentalizzazione” del diritto alla salute dei figli minori ovvero delle problematiche di natura economica, enfatizzate volutamente con l’unico scopo di acuire risentimenti e per voglia di prevaricazione.
I suddetti contrasti genitoriali hanno dato luogo a contenziosi giudiziari in cui i giudici hanno ribadito che il diritto dei figli a frequentare entrambi i genitori è prevalente rispetto alle misure contenitive in quanto “nessuna chiusura di ambiti regionali può giustificare violazioni di provvedimenti di separazione o divorzio vigenti” (Cfr. Tribunale di Milano 11 marzo 2020).
Invero, già a seguito dei provvedimenti nazionali emessi in data 10 marzo 2020, con riferimento espresso al diritto di visita del genitore non collocatario della prole, anche il Governo, sul proprio sito istituzionale – governo.it – aveva definitivamente chiarito che “gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio”(Cfr. DPCM dell’11 marzo 2020).
Di contro, però, altri Tribunali, come quello di Busto Arstizio e di Bari, in data 24 marzo 2020 e 26 marzo 2020, hanno statuito che, in alcuni casi, proprio per il precipuo interesse della salute dei minori e di quella collettiva, appare consigliabile sospendere i prescritti incontri e sostituirli con contatti da remoto.
Pertanto, anche se in linea generale gli incontri tra genitori e figli non conviventi sono possibili, pur nelle ristrettezze della normativa di emergenza, non significa che siano sempre consentiti: le visite dovranno essere bilanciate con le esigenze di tutela della salute del minore e delle persone che abitualmente convivono con lui, in caso di contagio e/o quarantena il diritto alla frequentazione dei genitori e figli non conviventi verrà compresso.
Dott.ssa Daniela Cappello