Il laureato in medicina ha diritto ad accedere alla scuola di specializzazione anche in presenza di borse di studio “non intonse”.
Con l’ordinanza cautelare n. 3407/20 il Consiglio di Stato ha disposto l’immediata ammissione del ricorrente alla Scuola di specializzazione di Radiologia presso l’Università degli studi ove aveva fatto domanda.
Il ricorrente aveva partecipato alla procedura selettiva per l’accesso alla scuola di specializzazione collocandosi alla posizione n. 7243 con punti 92; senza tuttavia ottenere l’immatricolazione sebbene con DDG 859/2019 fossero state stanziate ben 8.920 borse.
Il Consiglio di Stato con l’ordinanza in esame ha ribadito il principio della tendenziale necessità di saturare le risorse disponibili e non ha ravvisato alcun divieto specifico di assegnare borse non “intonse”, né l’inutilizzabilità di quelle parzialmente ottenute, sancendo che è compito della P.A. recuperare dal rinunciatario, che goda per effetto del trasferimento d’una borsa intera, la parte della borsa ottenuta nella prima sede assegnatagli in tal modo ammettendo ulteriori specializzandi.
avv. Danilo Conti