30 marzo 2023 NEWS
DAL GOVERNO. REATI TRIBUTARI. SCUDO PENALE. PREMIALITÀ FISCALE.
Ieri è stato approvato un DL relativo a queste fattispecie: (1) omesso versamento ritenute (oltre €150 mila annui), (2) omesso versamento IVA (oltre € 250 mila annui), (3) indebita compensazione crediti (oltre € 50 mila annui). In altri termini non scatta la sanzione penale se il contribuente definisce bonariamente l’accordo con il fisco, quindi rientrando dai sopra soglia. Il governo...Continua23 marzo 2023 NEWS
Consiglio Nazionale Forense (CNF). Codice deontologico. Sanzione disciplinare per omessa informazione al cliente
Il CNF con la sentenza n. 207/22 ha confermato la sanzione disciplinare della censura nei confronti di un avvocato che aveva omesso di informare il proprio cliente sull’andamento e sugli esiti del processo, ancorché il cliente abbia preso parte alle udienze. Il CNF condivide la sanzione applicata (per condotta posta in essere in violazione dell’art 27 CDF) dal COA competente perché si legge...Continua22 marzo 2023 NEWS
Reati tributari. Beneficio penale per chi paga prima del dibattimento. Omesso versamento IVA.
Con la sentenza n. 1073/2023 la Suprema Corte ha statuito che l’integrale pagamento del debito tributario prima del dibattimento determina una causa di non punibilità (ex art. 13 dlgs 74/00). Tale pagamento, secondo la Corte, può avvenire non solo in un’unica soluzione ma anche attraverso le procedure conciliative, di adesione all’accertamento, rottamazione e del ravvedimento operoso (senza...Continua22 marzo 2023 NEWS
Interdittiva Antimafia. DLGS 231/01. Modello organizzativo. Irrilevanza in presenza del condizionamento mafioso in atto.
L’art. 34 bis del DLGS 159/11 (Codice Antimafia) prevede la possibilità, per l’impresa in “odore” di condizionamento mafioso (quindi destinataria o in procinto di una Interdittiva antimafia) di accedere al “controllo giudiziario”. Questo istituto si basa su un giudizio prognostico favorevole per l’impresa, ossia che questa possa tornare ad operare in assenza di condizionamento mafioso. La...Continua7 marzo 2023 NEWS
Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Il rilascio dell’AIA non estingue il reato.
La suprema Corte con la sentenza 398/23 ha statuito che il rilascio dell’AIA non estingue il reato (ex art. 29-quattuordecies Dlgs 152/06), consumato antecedentemente al rilascio, ma costituisce un presupposto per continuare a esercitare legittimamente in futuro la propria attività. on. avv. Giuseppe Scozzari Continua2 marzo 2023 NEWS