#Reatitributari #Dlgs231/01 #Responsabilità società #ChiarimentoGDF #Responsabilità Amministrativa
Con il DL 124/19 (e successivamente con il dlgs 75/20)è stata ampliata la platea dei reati presupposto, di cui al dlgs 231/01, includendo alcuni reati tributari.
Tra essi rientrano nei reati presupposto: a) dichiarazione fraudolenta; b) emissione fatture false; c) occultamente\sottrazione documenti contabili; d) dichiarazione infedele; e) indebita compensazione; f) evasione Iva non inferiore a 10 milioni. Tutti reati previsti dal dlgs 74/00.
In merito alla contestabilità automatica, ossia in caso di reato tributario commesso dal legale rappresentante di detti reati alle società, interviene, nel corso di Telefisco, un chiarimento del Comando Generale della Guardia di Finanza che ha precisato che la società rischia pesanti sanzioni che vanno da 300 a 500 (una quota varia da 258 a 1549 euro). La società per andare esente, secondo la GDF, deve dimostrare di avere adempiuto a quanto prescritto dal dlgs 231/01 in termini di modello organizzativo, in ogni caso la contestazione non sarebbe automatica, perché si impongono alcune verifiche: 1) idoneità del modello organizzativo adottato, in relazione alla prevenzione del reato contestato; 2) idoneità delle misure di controllo previste dal modello; 3) idoneità delle misure in relazione al ciclo forniture; 4) eventuale “dissociazione” fra la volontà del soggetto imputato e quello della società; 5) sussistenza di un beneficio per la società come ad esempio un indebito risparmio fiscale.
on. avv. Giuseppe Scozzari