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La Cassazione con la sentenza n. 20900/20 ha annullato il sequestro di 78 miln di € per rimborso IVA, disposto dal tribunale di Pescara nei confronti di una multinazionale italiana
La S.C. ha annullato per mancanza di motivazione, ma in realtà ha anche affrontato la questione di diritto posta dai ricorrenti.
Per il Tribunale di Pescara l’operazione intervenuta tra due società, una belga ed una italiana, facenti parte dello stesso gruppo, camuffava una cessione di ramo di azienda che andava sottoposta a tassazione di imposta di registro, che sarebbe in altri termini l’imposta, sempre secondo il tribunale, evasa.
La Cassazione nell’annullare il sequestro preventivo di oltre 78 milioni di euro a carico della multinazionale farmaceutica, ha ritenuto priva di motivazione l’ipotesi prospettata nel decreto di sequestro e nel rinviare al tribunale in diversa composizione, ha indicato un preciso percorso giuridico affermando che il nuovo riesame dovrà, da un lato “rivalutare” le tesi difensive dedotte con il primo ricorso; dall’altro verificare la sussistenza di ipotesi di reato riconducibile a fattispecie diversa rispetto a quella provvisoriamente contestata.
on. avv. Giuseppe Scozzari