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La Suprema Corte con la sent. n. 12094/20 ha ritenuto legittimo il sequestro operato del PM nei confronti dell’ex presidente della Fondazione Open, indagato per il reato di cui all’art. 346 Bic c.p. (traffico di influenze).
Il ricorso della difesa mirava a far dichiarare nullo il sequestro perché sproporzionato e non mirato ai temi centrali dell’indagine.
Per contro la S.C. ha ritenuto legittimo il sequestro perché operato su “prove” informatiche connesse alle accuse soprattutto in relazioni a “strani” passaggi di denaro, di presunta provenienza illecita, tra l’ex presidente ed una fondazione.
Secondo i giudici di legittimità il sequestro riguarda sia il corpo del reato, sia cose pertinenti al reato, peraltro, la Procura procedente ha indicato percorsi e tempistiche tali da non arrecare alcun disagio all’indagato, contingentando i tempi del sequestro, delle copie forensi e della restituzione degli strumenti informatici all’avente diritto.
on. avv. Giuseppe Scozzari